giovedì 5 luglio 2012

"La piena" visto da Blow Up

L'argentino Carlos Dámaso Martínez, classe 1944, esordisce in Italia con una raccolta di racconti che mescolano fantastico e noir. Un volume davvero fuori dagli schemi, proposto come primo titolo di una nuova collana ("Gli eccentrici", appunto) che varrà la pena di tenere d'occhio nei prossimi mesi. La piena è il primo e più lungo dei cinque racconti, una nouvelle di cinquanta pagine che dà il titolo alla raccolta. Ambientata in una località di montagna della provincia di Córdoba, la storia narra il ritrovamento di un'enorme cavalla bianca arenatasi sulla sponda di un fiume dopo un'ondata di piena. Un locale politico/affarista mette in pratica un ingegnoso metodo per preservare dalla putrefazione il cadavere dell'animale diventato nel frattempo una fruttuosa attrazione turistica mentre l'io narrante indaga sulle origini di questo misterioso essere. Un efficacissimo incipit per trascinare il lettore in un mondo fatto di storie in cui gli elementi perturbanti, dopo aver suscitato il consueto iniziale stupore, vengono fagocitati dalla realtà e sortiscono quindi due effetti fondamentali. Da un lato l'oggetto destabilizzante fantastico si sottomette a cinici bisogni dell'uomo (guadagnare denaro oppure procacciarsi del sesso), mentre dall'altro può essere avvertito dal lettore come ulteriormente pericoloso perchè difficilmente riconoscibile. E' il caso di altri due racconti, Come una visione e Incontri velati, dove addirittura l'ingresso in dimensioni fantastiche è marcato da comunissimi mezzi di trasporto pubblico (metropolitana o autobus). Narrazioni bizzarre che però non rinunciano a pescare dai temi classici (in Il resoconto impossibile, ad esempio, ci si domanda cosa ci sia dopo la morte). Anche i fantasmi, altri personaggi tipici di questo tipo di storie, fanno la loro comparsa nel volume, in quanto rappresentanti di quella violentissima storia del 900 che dalla memoria continua a terrorizzare l'immaginario quotidiano degli argentini.

Alessio Mirarchi, Blow Up 170-171, Luglio-Agosto 2012, p. 173

martedì 3 luglio 2012

Il labirinto dell'identità - Andrea Masotti

Annunciamo la prossima uscita del secondo volume della Collana La battaglia dei libri diretta da Loris Tassi e Roberto Colonna.

Autore dell'opera è Andrea Masotti, dottorando in Letterature Straniere e Scienze della Letteratura. Si occupa di letteratura ispanoamericana contemporanea, in particolare dell'opera di Roberto Bolaño e di narrativa breve.

La forma ad anello del romanzo tradisce in realtà una struttura più complessa, all'interno dell'anello stesso: il labirinto. Se è vero che tutto finisce riportandoci al punto di partenza, è anche vero che le vie per arrivarci sono tortuose e molteplici, con continui rimandi e trabocchetti tra le pagine e i capitoli, richiami tra i luoghi, i personaggi, le frasi stesse. Dentro l'anello generale esistono anelli minori, tra di loro incastonati in maniera spesso impercettibile.
Quindi ancor prima di essere, insieme alla città, il soggetto del libro, il labirinto è il libro stesso.